Parole che vanno e vengono in quantità come pennellate di colore cariche
aggrumano le preziose tenuità in cumuli di volgari croste, ovunque.
Forse sarebbe più bello tacere in accordo coi nostri pensieri,
che solo ad esprimerli in verbi e parole, non sono più verità,
ma so che sarebbe anche bello sceglierle bene,
per farle aderire con più precisione all’anima con la sua musica.
Sento svanire il suono infinito, il timbro che unisce le vite alle cose del mondo
l’umano ululato strepita e tutto si fa disarmonico.
Quanto rumore e parole in libertà, quanto timore di ammutolire in sé.
L’umano fracasso contamina il fiato dell’universo.
Pixabay CC0 Creative Commons
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