Canzone di domani“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, Catartica, 1994)

Ecco di nuovo la storia, la stessa: ok.
Scopo coi giorni a venire, ma non vengo mai,
volo in un mare di stelle che sono i miei guai.
Della gravità non mi ricordo più, se non mi tiri giù tu, in volo resterei.
Cercami di più e poi vedremo se in due c’è più tempo
per ridere o per piangere.

Questa è la storia di me che non vengo mai,
parla di me e di una serie di difficoltà ridistribuite a una parte di società.
Introducimi come piace a me,
è proprio quello che a me non riesce di fare.
Introducimi come non piace a te,
è proprio quello che a te non riesce di fare.

Hey, penso che quanto detto è vero
-rispetto massimo per me-
Hey, penso che quanto detto è raro
-rispetto massimo per me-
Hey, penso che quanto detto è puro
-rispetto massimo per me-.

Pixabay, CC0 Creative Commons



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