L’odio migliore“,  testo della canzone.
(Marlene Kuntz, ‘Ho ucciso paranoia‘, 1999)

Ho preso Paranoia, la mia concubina cocciuta
e l’ho accoppata, giuro, come di schianto.
Ora si prepari il compianto: la vergogna del Golgota
è una volta ancora emblema nel vento.

Lo meritava davvero, è tutto ciò che so
mi torturava, non mento, e non puoi dirmi di no
Mi si notifichi pure oscena gratuità,
lei mi torturava, questa è la verità.

Lo meritava davvero, è tutto ciò che so;
mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no.
Lo meritava davvero, è tutto ciò che so;
mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no,
non puoi dirmi di no.

Non hai mai avuto a che fare con la fissa cruciale,
cagna fedele come l’edera?
Un rampicante del cuore in dirittura finale:
la cattura dell’anima?
Bene, nutri l’odio migliore con assiduità, dagli ambascia e rancore, lui t’accecherà.
Nutri l’odio migliore con felicità, dagli ambascia e rancore e ti ripagherà.

Lo meritava davvero, è tutto ciò che so;
mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no.
Lo meritava davvero, è tutto ciò che so;
mi torturava, non mento e non puoi dirmi di no,
non puoi dirmi di no.

Pixabay, CC0 Creative Commons



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