Ti ho vista sai? Seduta in quel caffè.
Ieri ci passavo innanzi perso in fatti miei
e un amico inutile mi ha chiamato per un drink:
‘beh”, gli ho detto, ‘ok’,
e lui con fare affabile giù con cento ‘come stai? cosa fai e cosa non fai?’.
Non sentivo. Non parlavo. Io guardavo te.
E meravigliosamente un istante ha invaso il tempo.
E magnificamente quel gesto ha preso il campo
e tu mi hai rapito.
E ti ho rivista, sai? perché ho visto un altro ‘me’,
quello che stava seduto lì sei anni fa;
e ti sei levata e sei scivolata soffice
sugli oggetti e fra la gente inconsapevole.
E meravigliosamente un istante ha invaso il tempo.
E magnificamente quel gesto ha preso il campo
e tu mi hai rapito vellutata nostalgia,
serica malinconia.
Pixabay, CC0 Creative Commons
Previous page Next page