Amen“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, “ Bianco Sporco”, 2005)

In sella a un vuoto fatale, negli occhi un’ombra ferale,
il guitto dell’anima va in giro per la città.
E di sventura esemplare il suo ronzino spettrale
è immagine tragica in scena patetica.
Un soffio di spirito, per carità!
Un soffio gli basterà.
Amen. Amen. Amen.

Per strade ostili e ben dure, scansando sguardi e andature,
parlando con fisime in tono d’acredine,
fuggendo false paure e nascondendosi pure,
il guitto dell’anima va, braccato dalla città.
Un soffio di spirito, per carità!
Un soffio gli basterà.
Amen. Amen. Amen.

Ma quando cala la sera e abbuia la città intera,
rubente s’illumina d’immensa ebetudine.
E di destino segnato, il suo ronzino sfigato
è immagine comica in scena drammatica.
E affronta assurde paure in nebulose avventure
il guitto dell’anima che sbronzo si spegnerà.
Un goccio di spirito, per carità!
Un goccio gli basterà.
Amen. Amen. Amen.

Pixabay, CC0 Creative Commons



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