Fantasmi“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, “ Uno”, 2007)

Stavi pensando ‘è bollito quello lì’,
me lo ha detto il fantasma che lavora per me,
uno fra i mille infaticabili guerrieri che sguinzaglio a caccia di sentenze e dicerie,
gran bugie yeah yeah yeah yeah.
Stavi giù al fiume col desiderio di vedermi scorrere finito, cadavere
e il sole che gialleggiava in tralice, faceva gonfia e strafottente la tua libidine.

E’ un fatto sai, la gente imbelle come te, è inacidita da certune qualità
e si addolcisce solo col sospetto che, il possessore, prima o poi, le perderà,
facendo una brutta, bruttissima fine.
Ma come vedi, invece, sono sempre qua, avvolto nella mia stilosa dignità,
continuo a farmi molto bene i fatti miei e volo alto, dove non potresti mai.
Mi piaccio un sacco e se mi stimo anche di più,
tanto a tirar giù il prezzo poi, ci pensi tu,
continuo avanti  in direzione fatti miei, e sui tuoi soldi risparmiati
troverai mia corrosiva indifferenza.

Senza trofei sei tornato in città,
mi hai visto e mi son chiesto se un fantasma ce l’hai,
sai, ti potrebbe venire a dire che questa canzone non riguarda altri,
riguarda te, te, te, te.

Ora mi vedi bello sono sempre qua, avvolto nella mia stilosa dignità,
continuo a farmi molto bene i fatti miei e volo alto, dove non potresti mai.
Mi piaccio un sacco e se mi stimo anche di più, tanto a tirar giù il prezzo poi, ci pensi tu,
continuo avanti in direzione fatti miei e sui tuoi soldi risparmiati troverai..

Pixabay CC0 Creative Commons



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