Abbracciami“, testo della canzone
(Marlene Kuntz, “ Uno”, 2007).

Stanno come in gruppo e sono lì, tutte le miserie degli uomini,
l’esito di quel che non si sa e c’è la sola vanità che può respingerle,
spostando il giorno in cui dovrà soccombere.

E stanno e non si estingueranno mai e per questo esistono le favole,
che raccontano di un aldilà dove trovar di nuovo ciò che andremo a perdere:
amori, affetti ed è compassionevole.

Everything is vanity is what you say,
My sweet, sweet love (rispose lei)
But everything means that even these words are vain.
My love (ancora lei)
Everything can be beautiful now  I say,my dove?
Also beauty must die anyway.

Stanno pronte ad ogni evenienza: nello sguardo di quel vecchio instabile,
dietro al gran cespuglio, proprio là,
e nel portamonete di quello sbruffone che gioca all’idiota con le sue macchine.

Stanno e non potrai starne senza, non per sempre, dolce mia adorabile.
Perciò, come fa la vanità, spostiamoci dall’ombra che le genera,
sapendo che non vorrà dire vincerle.

Everything is vanity is what you say,
My sweet, sweet love (rispose lei)
But everything means that even these words are vain.
My love (ancora lei)
Everything can be beautiful now I say,my dove?
Also beauty must die anyway.

Abbracciami e baciami con il baccano della felicità:
godiamoci con voluttà.
Godiamoci.

Pixabay CC0 Creative Commons



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