Correre felici sui declivi io e te,
con gli stivaletti a punta barcollare finché
noi ci tuffiamo in un cespuglio
con grida sceme e all’unisono.
Molestare i fiori con la schiena che tu
hai baciato poco prima, fra le scapole.
E poi, salutare insieme il cielo lassù,
con occhi che si adorano.
Quindi andare a ovest: la taverna lo sai,
è lì che aspetta il sole scendere giù
..e io con un bicchiere in mano,
in posa per te, fingendo solitudine..
(eppure il messaggero sarò della futura inquietudine).
E ancora correre, spostando l’aria,
come hanno fermato queste foto di anni fa.
E ancora ridere, leccando l’aria..
la ricordo bene, quella estate magica.
Ecco qua lo scatto dove abbracci anche lui
con ingenua affettuosità.
Vanno ancora bene gli affari
e l’amore come dicono?
Io non ti ho mai più pensata,
ma so che i tuoi bambini crescono.
E ancora correre spostando l’aria,
come hanno fermato queste foto di anni fa.
E ancora ridere leccando l’aria,
la ricordo bene, quella estate magica.
E ancora ridere,
e ancora,
e ancora,
e ancora correre,
e ancora,
e ancora,
e ancora ridere..
Pixabay CC0 Creative Commons
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