L’inganno“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, “ Bianco Sporco”, 2005).

Ti avvicinasti piano col pathos di un notturno:
sotto il sole un pieno di gente,
ma si fece buio presto intorno.

E avvinti e immemori ci baciammo e poi,
qual ghigno, ingenerò l’inganno.

Te ne andasti come fumo in fosforescenti spire,
ma non c’era più nessuno attorno,
al risveglio della luce.

Avvinto e immemore mi addormentai.
Ma quante risa, poi, giù nel sonno!

Pixabay, CC0 Creative Commons



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