Ieri ho fatto un sogno in cui sogni che io suono un coito per te
quando non sei confusa fra la gente e guardi le mie mani
che incantevolmente scuotono le corde del tuo corpo.
E fra le mie mani ti fai fradicia e scorrevole
e mi scivoli con stridere amplificabile,
gridano le casse in risonanza sesso-stereo,
se faccio presa è un amplesso shock-sidereo.
Tu sei beautiful guitar that plays “sexy-queenbee”.
Tu sei beautiful guitar that plays “sexy-queenbee”.
Ieri ho fatto un sogno in cui sogni che ti senti avvinta a me,
ma non sai che anch’io ti vorrei.
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Tu sei beautiful girl that sings “sexy-queenbee”.
Tu sei beautiful girl that sings “sexy-queenbee”
E non vedi che son dietro le tue spalle rosee
e non senti che il mio desiderio è sui loro petali,
scende leggero fra le concavità violacee,
ma la trama del sogno prevede che restiamo immobili.
E sul palco la musica si fa frenetica
dalla tua sensualità empatica.
E sul palco la musica si fa frenetica
perché noi siamo sensualità selvatica.
Selvatica.
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Io ti vorrei!
Pixabay, CC0 Creative Commons
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