Cammino sulla strada dei ricordi, porta a te,
ruderi e rovine mi guardo intorno e penso a te,
una canzone arrese le sue parole dentro di me,
evocano il sapore di un sollievo impossibile.
Mai trovai il coraggio di abbracciarti, mai e poi mai,
farti da ricettacolo più volte rinunciai.
Rimedierò? Non so. Riparerò?
Ancora tanto il vuoto che mi provai a nascondere,
e miele colante fu la pensata del tutto inutile.
Rimedierò? Non so. Riparerò?
Tutta una vita passata a combattere
con i fantasmi, le copie, le ambiguità
e ora son qui che riesco appena a comprendere
che la vicenda ha una sua complessità miserevole.
E sulla stessa strada mi ricordo anche di te:
quelle maschere al fuoco non le abbiamo lasciate mai,
certo era presuntuoso che mi considerassi seta,
ma in fondo poi ridimensionavo tutto con la viltà.
Rimedierò? Non so. Riparerò?
Tutta una vita passata a combattere
con i fantasmi, le copie, le ambiguità
e ora son qui che riesco bene a comprendere
che la vicenda ha una sua complessità miserevole.
Pixabay CC0 Creative Commons
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