Un attimo divino“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, “Lunga attesa”, 2016)

Un groppo in gola e la tua voce si è sgretolata un po’:
un pianto di liberazione ti stava per invadere.
Dal mio telefonino immagino la rinascita
degli occhi tuoi fatati, lucidi e pronti a risplendere.
E penso alla tua fulgida bellezza nobile,
quando sei commossa e fragile.

E’ stato un attimo divino di transito
dalla disperazione a una gioia diffusa e palpabile,
così che pur essendo lontano chilometri da te
si è propagata la vibrazione di un lampo inenarrabile.
E penso alla tua fulgida bellezza nobile,
quando sei commossa e fragile.
E penso alla tua fulgida bellezza nobile,
quando sei commossa e fragile.

Eppure gli spettri agitano i tuoi sonni
e il mattino spesso ti accoglie sciupata.
Ombre di cupe angosce velano il tuo sguardo
spento, avvilito, snaturato.
Me ne parli con premura e dignità,
e mi uccide saperti così.

Ma io ti stringerò quando sarai con me
e quelle lacrime una ad una asciugherò.
Si io ti stringerò quando sarai con me
e dalle lacrime tornerai a sorridere.

Pixabay CC0 Creative Commons



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