Capello Lungo suona, sul corpo-trampolo suona,
si muove viscido e impavido incespica.
Ma ha di nuovo sbagliato posto,
perché per lui non c’è mai stato posto.
Nessun pare capisca,
la sua arte è indigesta: chissà per chi lo fa?
Capello Lungo beve sul corpo-trampolo beve,
la sua posa è una rosa no, che non irretisce.
Ecco un altro maudit: che vuoi, c’est la vie.
Pur penso che penso, non altro, che è meglio.
Non so più dov’è il giusto, non vorrei fosse in mezzo.
Sono molto confuso.
Capello Lungo snobba sul corpo-trampolo snobba,
lui compare e scompare e gioca alla diversità.
Con la gente che gira, non si sa dove stare,
e con l’aria che tira, non si sa dove andare,
lo Stivale arranca e lui non sa zoppicare.
Ma dove vuole andare?
Capello Lungo suona,
Capello Lungo beve,
Capello Lungo snobba,
suona, beve, snobba.
Pixabay CC0 Creative Commons
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