Da un viale alberato all’interno dell’auto,
io seduto.
Da fuori a dentro, zoom.
Cartografia del cuore: Arve, David, tromba, voce.
Cullami col suono delle tue parole soavi,
come un disco che generi emozioni inusuali.
Sospendimi nell’ubiquità di immagini evocate,
quasi toccabili nell’immensità dei loro istanti dorati.
Mi sento portato altrove, vago.
La mente si accende di qualcosa che sa di malinconia sensuale.
Il mondo è ovattato là fuori e non c’è
disturbo che possa corrompere quest’oasi eccezionale.
Pixabay CC0 Creative Commons
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