“Festa mesta”, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, Catartica, 1994)

Complimenti per la festa! Una festa del cazzo!
Sei così cara e inutile, mia dolce creatura immobile.
Complimenti a molle, ci stupisci quasi fossi nuovo
e invece sei vecchio e gommoso: bacia la sposa, baciala!
Complimenti a te, c’è quanta acqua vuoi: dacci dentro, lavati,
di tuffo-pancia rompiti!
Festa mesta, Festa mesta.
Ci sarebbe da scoprire tutto ciò che è da apprezzare, me la sento:
sarebbe bene ne potessimo parlare.
Ma non balli, sorridi, saluti, mi sputi la birra che bevi graziosa,
silenziosamente ti mando a cagare, no, non sai come stare.
E’ tutta rigidità, è tutta rigidità, se metto F sai, sì che lo sai, che cosa fa?
Festa mesta, Festa mesta.

Pixabay, CC0 Creative Commons



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