Come stavamo ieri“, testo della canzone.
(Marlene Kuntz, ‘Il Vile’, 1996; compare anche su ‘Come di sdegno‘, 1998 e su Cometa, 2001).

Quanto fa male lavorare al male che compare a causa dei miei vuoti d’anima?
Sento l’inutilità obbligata delle scuse solite:
il mio costume, la tua rabbia su di me.

Come stavamo ieri, sarà così domani?
Dimmi di sì.

Quanto fa male ritornare al gelo dei sorrisi uccisi dalle nostre lacrime?
Quanto fa male devastare gli argini del nostro scorrere?
La terra è fradicia anche al sole, oramai.

Come stavamo ieri, sarà così domani?
Dimmi di sì.

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